Confraternita della               

MISERICORDIA DI SETTIGNANO               

OdV ETS Onlus                                                                                                               

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Settignano è una frazione del comune di Firenze

Le sue origini risalgono probabilmente al 1° secolo aC, quando i conquistatori romani si insediarono nei territori della città etrusca di Fiesole, dopo la conquista di quest'ultima da parte di Silla. Il suo nome deriva dalla famiglia a cui fu affidata la terra, Septimia.

Nel medioevo Settignano era un luogo di villeggiatura sicuro durante l'estate per i guelfi fiorentini. Giovanni Boccaccio e le famiglie più potenti di Firenze (tra cui i Medici, gli Albizi e i Portinari) vi avevano le loro terre. 

In queste colline, sede di cave per l'estrazione della pietra serena, nacquero numerosi scalpellini e scultori, tra cui Desiderio da Settignano e i fratelli Antonio e Bartolomeo Rossellino, delicati interpreti del Rinascimento in scultura. Altri artisti settignanesi famosi furono, tra i tanti, Bartolomeo Ammannati, Stoldo e Giovanni Battista Lorenzi, Luca Fancelli e Chiarissimo Fancelli, Gioacchino Fortini.

Tuttavia il più illustre artista settignanese è Michelangelo. La sua famiglia, i Buonarroti-Simoni, possedeva terre a Settignano e vi si era stabilita da generazione quando il padre di Michelangelo, Ludovico, fu inviato dalla Repubblica Fiorentina a svolgere un breve incarico a Caprese. Pochi giorni prima che Ludovico, terminato il suo compito, ripartisse per tornare a Settignano, venne al mondo Michelangelo. Michelangelo trascorse tutta la sua infanzia a Settignano e lì apprese l'arte di dominare la pietra con martello e scalpello. Lui stesso asserì "tirai dal latte della mia balia di Settingniano gli scarpegli e ‘l mazzuolo con che io fo le figure" 

Nel corso dell'Ottocento, dopo il trasferimento della capitale d'Italia a Firenze, le ville attorno a Settignano divennero le abitazioni esclusive di personalità italiane e straniere, attratte dall'incantevole armonia del luogo con le sue vigne e i suoi campi di olivi, come Mark Twain (a villa Viviani nel 1893), Gabriele d'Annunzio (alla Capponcina), Eleonora Duse (a Villa Porziuncola), Aldo Palazzeschi (a villa Giurlani) e Niccolò Tommaseo, sepolto nel cimitero del paese. Accanto a questa colonia elitaria è sempre rimasta la comunità minuta del vecchio borgo, dove amavano ad esempio ritirarsi artisti come i Macchiaioli.

Nel Dopoguerra Settignano, come le altre zone collinari fiorentine, fu fortunatamente risparmiata dall'edificazione di massa negli anni del boom economico, mantenendo intatta la sua doppia natura: piccolo borgo degli scalpellini nel centro ed esclusiva zona residenziale negli immediati dintorni. A ciò si aggiunge il fatto che, pur avendo belle vedute su Firenze e attrazioni (come la scenografica villa Gamberaia, aperta regolarmente al pubblico), esse non costituiscono un richiamo per il turismo di massa, come avviene ad esempio nella vicina Fiesole, facendo sì che la pressione di strutture a uso turistico sia ancora minoritaria e secondaria rispetto all'autenticità legata al nucleo residente. 

Il principale monumento del borgo di Settignano è la chiesa di Santa Maria Assunta, affacciata sulla piazza e comunicante con la vicina Chiesa della SS. Trinità, sede della Misericordia di Settignano. Dietro queste strutture si trova un grande padiglione detto "La Rotonda" nata nel 1961 su progetto di Raffaello Fagnoni. 

Sulla piazza si trovano una fontana opera di Meo del Caprina, il monumento a Niccolò Tommaseo (Leopoldo Costoli, 1878) e un tabernacolo con la Madonna col Bambino in trono della scuola del Ghirlandaio (1450 circa).

Dalla piazza del paese, si possono raggiungere, verso nord, la cappella di San Romano (che conserva il corpo del santo), con antistante monumento di Augusto Miniati, il cimitero monumentale e l'antichissimo oratorio della Vannella. Verso sud invece si può raggiungere la terrazza panoramica di piazza Desiderio, su cui si erige il monumento a Desiderio da Settignano di Vittorio Caradossi.

Vicino a Settignano si trovano la Villa Gamberaia, una villa del XIV secolo famosa per i suoi settecenteschi giardini a terrazza, e la più appartata Villa I Tatti, di proprietà di Bernard Berenson, divenuta un centro di studi di storia dell'arte gestito dall'Università Harvard. Altri edifici monumentali privati sono il castello di Mezzaratta, le ville Bigazzi, Michelangelo, La Capponcina, La Pastorella, La Porziuncola.